Canile abusivo a Valle San Bartolomeo, disagio per un centinaio di cani

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Una situazione di grande patimento per un centinaio di cani, denutriti, costretti a vivere in un luogo sporco e che mal si sposava con le loro esigenze, infestati da zecche, trattati in modo disumano e anaffettivo. Succede a Valle San Bartolomeo, dove all’esterno di un’abitazione è stata segnalata la presenza di canile abusivo. Si è parlato di questo nella riunione della conferenza Stampa che si è svolta il 2 Maggio alla Sala Giunta del Palazzo Comunale. Molte le figure presenti per discutere sull’accaduto: l’assessore al Welfare animale Maria Teresa Grotta, il direttore della direzione comunale competente Gianpiero Garruti, il rappresentante del comando della Polizia Municipale, il responsabile dell’area A del servizio veterinario dell Asl Al Gianpiero Rizzola, il responsabile del Benessere animale dell Asl Al Franco Piovano, il tecnico della prevenzione del servizio veterinario dell Asl Al Simona Straffi, i responsabili del servizio di igiene e sanità pubblica dell Asl Al, la presidente dell’associazione ATA Elena Gamalero, e le guardie zoofile dell’ Enpa. L’episodio era già stato segnalato in passato, e gli accertamenti avevano evidenziato come una cinquantina di cani fossero tenuti in modo a dir poco disumano, in un luogo non attrezzato per la loro permanenza. L’amministrazione comunale d’intesa con il servizio veterinario Asl Al e i volontari dell’associazione ATA effettuava ulteriori sopralluoghi per sollecitare la risoluzione del problema. Una nuova visita sul posto, il 19 aprile, ha però evidenziato come il contesto fosse addirittura peggiorato. A questo punto l’Amministrazione ha deciso di intervenire, molti dei cani sono stati prelevati e portati nella struttura “Cascina Rosa”, e visto il grande numero, alcuni sono ricoverati anche nel canile sanitario di Tortona e in quello dei Quarti di Fresonara, mentre l’abitazione adibita a canile abusivo è stata sottoposta a sequestro e dichiarata inbitabile . Un provvedimento volto a tutelare al massimo la salute degli animali, che meritano di vivere un esistenza ricca di premure e affetto.